Online la nuova release del sito di PHO aka Marco Grassi
Elisabetta Longari dice di lui:
Come prima cosa va sgombrato il campo da ogni possibile fraintendimento. La scelta espressiva di Grassi non deve essere rubricata in modo aproblematico sotto la voce “pittura”: non si costringa la sua propensione verso alcuni materiali poveri e “vissuti” forzandola dentro una cornice “postdadaista”; non si limiti il suo gesto carico di energia nell’ambito di un’eredità informale. I suoi riferimenti non sono “puramente pittorici”, ma “anche” pittorici. Per esempio, nel suo modo di affrontare l’animazione della superficie per via di applicazioni segniche è certamente da vedere un richiamo alla scrittura ideogrammatica orientale, esplicito soprattutto nella presenza ricorrente di una specie di “timbro” che funziona da firma: Leggi il seguito di questo post »